Viaggio fuori porta.
Tutto tranne che solito.
Diciamo che ho abitudini diverse. Non sono abituato a svegliarmi alle 6 e mezza per andare a prendere un treno in stazione. E poi io odio i treni.
Non è che li odio. Mi fanno paura ecco.
Ho sempre paura di essere sul treno sbagliato o che non fermi alla mia fermata. E finché non sono sceso ho un’ansia pazzesca. Sta di fatto che il treno per Trieste era perfettamente in orario. Ed era pure bello e comodo.
Una volta giunto a destinazione ho fatto la cosa che mi riesce meglio: fare la cimice (preferisco dirlo in friulano. Noi la chiamiamo “Budiese”).
Nel senso che mi sono divertito a girovagare senza meta tra le migliaia di strade di Trieste. Ovviamente nelle grandi città quello che cerco non è il caos, bensì le zone più nascoste e più caratteristiche. Stessa cosa feci a Venezia poco tempo fa (come potete vedere nelle foto sotto).
Normalmente i miei “viaggi” in regione sono diversi.
Parto in macchina da casa mia, spesso da solo (ovviamente l’ora dipende da cosa voglio vedere), raggiungo o vengo raggiunto da un mio accompagnatore, percorro centinaia di chilometri di strada (adoro guidare, soprattutto in montagna) e, dopo essermi fermato almeno 10 volte lungo la strada, arrivo a destinazione con le mie 2/3 ore di ritardo.
L’ultimo che ho fatto così aveva come destinazione Sauris di sopra. Mi ci sono volute 5 ore in tutto per arrivarci. Il paesaggio che ci circondava era qualcosa di unico ed inimitabile in qualsiasi altro posto e quindi meritava fermarsi e godersi il momento (ovviamente le foto sono sempre qua sotto).
Sta di fatto che qualsiasi sia il posto dove devo andare, le sensazioni che si provano sono sempre diverse ed uniche allo stesso tempo, nonostante non sia la prima volta che frequento il posto.
Ho solo una cosa da dire per concludere questa mia pappardella:
Viaggiate più che potete. Non saranno mai soldi buttati.
p.s. preparatevi che ho un bel viaggetto da raccontarvi nel prossimo articolo.